Ecomuseo Val Taleggio Itinerari

La via del Taleggio e dello Strachìtunt

L’itinerario che parte dalla Porta Ecomuseale di Sottochiesa conduce, lungo un’antica mulattiera, al Roccolo Testori e alla chiesa dedicata a San Bartolomeo, uno dei luoghi sacri che ancora oggi rivestono un ruolo importante per gli abitanti della Valle, oltre che punto panoramico sui monti Cancervo e Venturosa, piani di Artavaggio e del Sodatura. L’area assume anche rilevanza storica perché vi si trovano alcuni degli antichi cippi confinari in pietra (Termenù) che segnavano la divisione della Valle a metà, con la parte di Vedeseta sotto il ducato di Milano e la parte di Taleggio sotto il governo della Serenissima Repubblica di Venezia.

Proseguendo sulla strada comunale si giunge alla Cooperativa Agricola Sant’Antonio, in località Magrèra, dove si può visitare la stalla o il caseificio sociale, assistere alla mungitura e alla raccolta del latte e acquistare i prodotti caseari realizzati esclusivamente con latte della Val Taleggio (Taleggio e lo Strachìtunt Valtaleggio sopra tutti).

Il percorso si conclude in località Reggetto, piccola frazione sede di altre aziende agricole e di una torre di roccolo ben ristrutturata.

Si segnala che nel territorio dell’Ecomuseo è possibile acquistare i prodotti tipici anche  presso alcuni negozi e alcune cantinette (Silter), disponibili anche per la degustazione. Per comprendere appieno il ciclo produttivo dei formaggi tipici è interessante prevedere una visita alle aziende di stagionatura tradizionalmente presenti a Peghera (Arnoldi e Arrigoni, leader mondiali nell’affinatura dei prodotti caseari, che a tecniche e macchinari moderni affiancano la secolare esperienza dei bergamini).

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