La Transumanza
La Transumanza sulla Strada dello Stracchino e della Pietra
La transumanza è un fenomeno che ha caratterizzato per secoli la vita e l’economia della montagna e della pianura Lombarda. I “bergamini” erano i protagonisti di questo fenomeno, in primavera lasciavano la pianura dove avevano trascorso l’inverno e dalle cascine del milanese, del cremonese o del lodigiano salivano con le loro mandrie sulle montagne per sfruttare i vasti pascoli naturali che caratterizzano le Prealpi e le Alpi lombarde. Durante il loro percorso attraversavano paesi e città portando tra i loro abitanti la nota festosa dei campanacci che annunciavano il passaggio delle mandrie. Era uno spettacolo sicuramente pittoresco il passaggio della colonna di bestie guidata dal “bergamino” con richiami forti e gutturali ed aiutato dal fedelissimo cane. Chiudevano il corteo i carri con le donne e i bambini; ma anche i vitellini nati da poco, galline e maiali, e con gli attrezzi necessari al loro lavoro sugli alpeggi: le caldaie per fare il formaggio, zangole (“penacc”) per il burro, secchi di legno, fasci di collari (“gambise”) e le poche suppellettili. Nei mesi settembre e ottobre i “bergamini” affrontavano il percorso inverso per ritornare in pianura dove vi erano abbondanti scorte di fieno per permettere alle vacche di affrontare l’inverno.
La fase di salita verso i monti era conosciuta come “cargà munt”, mentre la discesa era definita “scargà munt”. Questo fenomeno, che nelle sue forme più tradizionali è durato fin dopo gli anni cinquanta del secolo scorso, ha contribuito in modo sostanziale alla nascita e al grande sviluppo dell’industria zoo casearia lombarda: buona parte delle grandi aziende zootecniche e casearie della pianura, infatti, è stata fondata dai “bergamini” o dai loro diretti discendenti.
In forme ridotte e mutate è in parte presente anche oggi.